Consigli per spiegare Alzheimer a un bambino
“Perchè nonna è così? Perchè si dimentica sempre il mio nome?” Ecco alcune delle domande che i tuoi figli pargoli possono farti, quando si sentono spersi davanti ai cambiamenti di comportamento e di umore dei loro nonni. Allora, dimmi Giuseppina, come gli spiego la malattia di Alzheimer?
Alzheimer, bisogna parlarne?
Infatti numero di genitori che incontriamo ci dicono che cercano di proteggere i figli.
Però un bambino che non capisce può male interpretare il fatto dell’ “essere così”, e così sviluppare un certo rancore contro i suoi nonni e non più volere visitarli. E queste interpretazioni errate fanno soffrire i bambini. Bisogna quindi prendere il tempo di spiegargli la malattia anche se non è una cosa semplice. Tenteremo qui di darti qualche consiglio.
Come spiegare i sintomi?
Il più semplice all’inizio è di fare parlare il bambino: Cosa gli fa paura? Cosa lo inquieta?
Sarà così più semplice spiegargli gli elementi chiave che deve capire:
- Questa malattia non è contagiosa.
- Questa malattia causa delle difficoltà al quotidiano nel ricordarsi gli eventi, i nomi, gli itinerari, etc. Non esitare a spiegargli questi sintomi partendo da eventi concreti che il bambino avrà vissuto con i suoi nonni.
- Bisogna essere pazienti e rendersi conto che non è facile neanche per un malato rendersi conto che si dimenticano le cose… Soprattutto che purtroppo non si può ancora guarire. E anche se le sue capacità si degradano, resta comunque il suo nonno o la sua nonna !
Infine, i tuoi figli sono pieni di astuzie e di creatività, potranno persino suggerirti nuovi modi di comunicare con i tuoi propri genitori ! I nostri giochi di memoria e di allenamento cerebrale sono molto usati in case di riposo nell’unità Alzheimer, e il personale si è reso conto che era un’eccellente strumento perchè le famiglie possano continuare ad avere un’attività insieme, ed è spesso magico far giocare dei nonni con i loro nipotini sul tablet.
Lanciati, il più difficile è cominciare la conversazione !
Non esitare a contattarci per discuterne, o per contattare altri nella stessa situazione, sul social network www.e-aidants.com.
E purtroppo viste le circostanze, Giuseppina non può che disapprove…
Il programma di Roberto
Una versione adattata per adulti autistici con disturbi lievi.
Il programma di Sofia
Una versione adattata per adulti con autismo con disturbi più gravi, che possono essere autistici non verbali.
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