Autismo e comunicazione: guida completa per logopedisti
Il Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) si caratterizza per difficoltà nella comunicazione sociale e comportamenti ristretti e ripetitivi. I disturbi della comunicazione sono al centro del DSA e il logopedista gioca un ruolo centrale nel supporto, che il bambino sviluppi un linguaggio orale o utilizzi una comunicazione alternativa.
💬 Strumenti per l'autismo e la comunicazione
Pittogrammi, supporti visivi, scenari sociali, CAA
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Comprendere il DSA
Il DSA è un disturbo neuroevolutivo caratterizzato da due dimensioni principali secondo il DSM-5:
- Deficit nella comunicazione e nelle interazioni sociali: reciprocità socio-emotiva, comunicazione non verbale, relazioni sociali
- Comportamenti ristretti e ripetitivi: stereotipie, rituali, interessi ristretti, particolarità sensoriali
Si parla di spettro perché le manifestazioni sono molto variabili: da persone senza linguaggio orale a persone con un linguaggio elaborato ma difficoltà pragmatiche sottili. Il livello di supporto necessario varia anche considerevolmente.
Disturbi della comunicazione nel DSA
Comunicazione non verbale
- Contatto visivo: spesso atipico (evitamento o fissazione)
- Attenzione congiunta: difficoltà a condividere l'attenzione su un oggetto/evento
- Puntamento: spesso assente o ritardato, soprattutto il puntamento proto-declarativo
- Espressioni facciali: a volte ridotte o atipiche
- Gestualità comunicativa: meno varia e meno frequente
Comunicazione verbale
- Echolalia: ripetizione di parole/frasi (immediata o differita)
- Prosodia atipica: intonazione monotona o esagerata
- Linguaggio letterale: difficoltà con il secondo grado, l'umorismo, l'implicito
- Difficoltà pragmatiche: turno di parola, adattamento al contesto, coerenza del discorso
- Inversione pronominale: "tu" per "io" (fase di sviluppo)
Intenzioni comunicative
- Comunicazione spesso più strumentale (chiedere) che sociale (condividere)
- Difficoltà con le funzioni comunicative di commento e condivisione
- Interesse a volte limitato per la conversazione reciproca
Profili linguistici nel DSA
| Profilo | Caratteristiche |
|---|---|
| Assenza di linguaggio orale | Circa il 25-30% delle persone con DSA. Necessità di CAA. |
| Linguaggio ritardato | Acquisizione più tardiva, può recuperare o meno. |
| Linguaggio atipico | Echolalia, gergo, prosodia particolare. |
| Linguaggio formale preservato | Vocabolario e sintassi corretti ma difficoltà pragmatiche. |
Valutazione logopedica
Ambiti da valutare
- Comunicazione prelinguistica: attenzione congiunta, puntamento, imitazione, turno di parola
- Comprensione: parole, frasi, istruzioni, linguaggio non letterale
- Espressione: vocabolario, sintassi, racconto
- Pragmatica: funzioni comunicative, adattamento, conversazione
- Gioco: gioco funzionale e simbolico
Strumenti specifici
- ADOS-2: valutazione diagnostica (medico/psicologo)
- ECSP: valutazione della comunicazione sociale precoce
- Vineland: comportamento adattivo incluso la comunicazione
- CCC-2: questionario di pragmatica
Intervento logopedico
💡 Raccomandazioni HAS (2012)
- Interventi precoce e intensivi
- Approcci sviluppamentali e/o comportamentali
- Individualizzazione secondo il profilo del bambino
- Coinvolgimento dei genitori e generalizzazione
- Implementazione di CAA se necessario, senza aspettare
Approcci raccomandati
Approcci sviluppamentali: seguono lo sviluppo naturale della comunicazione, basati sul gioco e sulle interazioni naturali. Esempi: DIR/Floortime, ESDM (Early Start Denver Model).
Approcci comportamentali: basati sull'ABA (Analisi Comportamentale Applicata), strutturati, con rinforzo. Esempi: insegnamento per prove distinte, insegnamento incidentale.
Approcci naturalistici: combinano sviluppo e comportamento in contesti naturali. Esempi: PRT (Pivotal Response Treatment), ESDM.
Strategie raccomandate
Supporti visivi
- Calendario visivo: prevedibilità, riduzione dell'ansia
- Sequenze visive: scomporre i compiti
- Scenari sociali: preparare le situazioni sociali
- Pittogrammi: comunicazione e comprensione
Comunicazione Alternativa e Aumentativa (CAA)
- PECS (Picture Exchange Communication System)
- Makaton: segni + pittogrammi + parola
- Tablet e applicazioni di CAA
Lavoro sulle abilità sociali
- Gruppi di abilità sociali
- Giochi di ruolo e simulazioni
- Insegnamento esplicito delle regole sociali implicite
- Lavoro sulla teoria della mente
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Domande frequenti
No, al contrario! Le ricerche mostrano che la CAA favorisce lo sviluppo del linguaggio orale. Non sostituisce la parola ma la supporta. I bambini che hanno un modo di comunicare sono più motivati a interagire, il che stimola lo sviluppo globale della comunicazione. L'HAS raccomanda di non ritardare l'implementazione della CAA.
L'echolalia non è sempre un comportamento da eliminare. Può avere una funzione comunicativa (chiedere, protestare, mantenere l'interazione) ed essere un passo verso un linguaggio più flessibile. L'approccio attuale è comprendere la funzione dell'echolalia e aiutare il bambino a sviluppare forme più flessibili rispettando questo modo di comunicare.
La presa in carico è generalmente lungo, spesso per diversi anni. L'intensità e la frequenza variano a seconda delle necessità e dell'evoluzione. Gli obiettivi evolvono con l'età: comunicazione di base nei bambini piccoli, pragmatica e abilità sociali più tardi. Alcune persone con DSA beneficiano di un supporto occasionale fino all'età adulta.
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