Giuseppina ha fatto il test… La musica per migliorare la memoria

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Giuseppina ha fatto il test… La musica per migliorare la memoria

 

Da un po’ di tempo ho una specie di rituale serale, ascolto musica e canto per un’ora, è il mio piccolo piacere della giornata…

Vi chiedete sicuramente perchè vi racconto tutto questo e vi dite sicuramente che non vi servirà a niente !

Ma figuratevi che potrebbe appassionarvi, perchè ho letto molto di recente vari articoli di giornale che dicono che la musica potrebbe aiutare a conservare la memoria !

Vi spiego :

Un recente studio finlandese vanta i meriti del canto e dell’ascoltare musica per aiutare i pazienti affetti da Alzheimer a conservare la loro memoria. Le attività di canto corale e l’ascolto di canzoni sarebbero un buon modo per stimolare la memoria delle persone affette da Alzheimer. Ricercatori dell’Università di Helsinki hanno infatti appena finito un lavoro di mesi che ha permesso di raggiungere queste conclusioni, che essi presentano in un libro, Journal of Alzheimer’s Disease.

Secondo oro, la relazione che i pazienti devono avere con la musica è in funzione della loro età.

I pazienti di meno di 80 anni, affetti da una forma precoce di Alzheimer, dovrebbero così riuscire a stimolare la loro memoria grazie al canto. I pazienti affetti da uno stadio più avanzato della malattia troverebbero loro più benefici grazie a forme più passive, come l’ascolto di musica.

Forse non avete visto un documentario marcante, Alive Inside, presentato durante il festival del film indipendente di Sundance agli Stati Uniti. Questo documentario segue gli sforzi di Dan Cohen, fondatore dell’associazione Music and Memory, per dimostrare i benfatti della musica sui pazienti Alzheimer.

L’esperienza si svolge nelle case di riposo americane : davanti alla telecamera, dei pazienti con dei caschi si mettono a canticchiare, a sorridere, a parlare… sentendo le melodie e le canzoni che amavano nella loro giovinezza.

Per allenarvi potete provare il gioco “Orecchio Musicale” presente nell’applicazione Stim’Art di Dynseo, personalmente mi aiuta molto a combattere i miei disturbi di memoria. In questo gioco bisogna trovare il nome dell’artista della canzone che si sente, e che piacere ritrovare tutte queste canzoni e gli artisti che hanno cullato la mia infanzia !

Questo gioco mi permette anche di far lavorare la mia memoria, la memoria auditiva, episodica e semantica !

 

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Ma non si ferma qui la cosa, questa terapia musicale aiuta anche i pazienti vittime di ictus. In effetti questo articolo spiega che un neurologo tedesco a dimostrato che si rieduca meglio la motricità di un paziente che ha subito un ictus o un trauma cranico facendogli imparare il piano. E riguardo ai trattamenti delle rigidità muscolari e dei disturbi dell’equilibrio della malattia di Parkinson, è il ritmo che è usato.

Quindi non esitate ad ascoltare musica, a cantare forte quanto potete, perchè ciò può solo fare bene alla memoria, e francamente, ci si sente meglio !

 

Il programma di Roberto

Una versione adattata per adulti autistici con disturbi lievi. 

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Il programma di Sofia

Una versione adattata per adulti con autismo con disturbi più gravi, che possono essere autistici non verbali.

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