Quali sono le soluzioni per l’afasia post ictus?

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L’ictus provoca delle conseguenze più o meno importanti. Una delle conseguenza più frequenti é molto spesso l’afasia. Risulta quindi importante effettuare una riabilitazione dedicando del tempo all’accompagnamento della persona affinché abbia il tempo e gli strumenti necessari per poter ritrovare la parola.

Per riuscire ad applicare le soluzioni appropriate contro l’afasia, occorreràprendere il tempo necessario per individuarla adeguatamente e soprattutto per capire i diversi sintomi. Abbiamo quindi preparato un articolo per darvi dei consigli pratici. Questi vi permetteranno di agire in modo appropriato senza commettere errori. Affrettatevi a leggere il seguito!

 

Tipi di afasia

 

La parola “afasia” significa letteralmente “senza parola”. Questo disturbo implica sempre delle difficoltà legate al linguaggio, ma esistono diversi tipi di afasia:

  • L’afasia di Broca: questa afasia colpisce prevalentemente la parola. I sintomi possono andare dal non trovare le parole al non riuscire a parlare affatto. La comprensione rimane ben preservata.
  • L’afasia di Wernicke: questa afasia si manifesta attraverso una difficoltà di comprensione orale o scritta. A livello del linguaggio orale, la persona parla facilmente, anche se alcune volte usa il gergo.
  • L’afasia di conduzione: in questa afasia, l’elocuzione è interrotta da pause frequenti, la persona non trova le parole giuste o ancora usa il gergo. I suoni delle parole sono mescolati e quindi non sempre comprensibili. La persona è cosciente e cercherà dunque di correggersi.
  • L’afasia mista: in questo caso, ci sono disturbi del linguaggio in uscita ed in entrata, quindi nell’elocuzione e nella comprensione contemporaneamente.
  • L’afasia globale: questa afasia è la più grave, va a colpire la produzione del linguaggio fino a rendere l’espressione quasi nulla. Anche i disturbi della comprensione sono molto importanti.

La prima causa dell’afasia è l’ictus, ma può anche essere dovuta ad un trauma cranico o ancora ad una malattia degenerativa come l’Alzheimer.

 

Capire l’afasia per applicare soluzioni appropriate

 

Prima di tutto, è importante conoscere i diversi sintomi associati all’afasia. Questo vi permetterà di agire in modo appropriato per applicare le giuste soluzioni. Si possono manifestare sintomi diversi a seconda della localizzazione della lesione ischemica.

Il paziente può avere disturbi a livello della comunicazione orale e tali disturbi possono manifestarsi attraverso ripetizioni di parole, una pronuncia sbagliata, l’utilizzo di un gergo personale, difficoltà nel produrre suoni o ancora il fatto di mescolare diverse parole o pronunciare parole incomprensibili.

Inoltre, il ritmo dell’elocuzione è più lento nell’afasia, la persona prende tempo per cercare le parole e fa pause regolari.

 

L’impiccato

 

In questo gioco, la persona deve trovare la parola nascosta utilizzando le lettere a disposizione.                  Grazie a questo gioco, viene stimolata la capacità di trovare l’ordine delle lettere (e quindi l’ordine dei suoni) presenti in una parola, ma anche la ricerca di una parola precisa nel proprio vocabolario.

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Altri sintomi possono essere legati alla comprensione. La persona può avere difficoltà nel capire gli altri o ancora nel riconoscere alcuni suoni.

 

Orecchio musicale

 

In questo gioco, la persona deve riconoscere dei suoni, degli strumenti o delle canzoni.

Grazie a questo gioco, potete stimolare la discriminazione uditiva, l’attenzione ai suoni e quindi anche l’associazione tra il suono ed il suo significato. Tutte queste competenze permettono di migliorare anche la comprensione.

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Caccia all’intruso

 

In questo gioco, la persona deve trovare l’intruso tra le 4 parole proposte. La persona deve dunque leggere le parole, capirne il significato e classificarle a seconda delle categorie.
È quindi stimolata la comprensione a livello della lettura (riconoscere il testo scritto), del linguaggio (dare un significato) e della logica (trovare categorie logiche).

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L’afasia non colpisce solo il linguaggio orale, ma anche la scrittura o la lettura.

Per quanto riguarda la scrittura, le frasi non hanno senso e sono spesso brevi o incomplete. È quindi importante identificare correttamente i sintomi. Si potrà così prevenire il più possibile l’afasia adottando uno stile di vita sano.

 

Spremi meningi

 

In questo gioco, la persona deve trovare un proverbio a partire dalle parole proposte.
Grazie a questo gioco, potete stimolare la struttura della frase e l’ordine logico delle parole.

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A livello di lettura, l’afasia si manifesta tramite un’alterazione del ritmo di lettura, difficoltà nell’associare il grafema al fonema e quindi nel riprodurre le parole lette.

Sequenze infernali

 

In questo gioco, con la modalità “lettere”, la persona deve guardare delle lettere che scorrono sullo schermo e cliccare su un pulsante quando queste sono in ordine alfabetico.

Grazie a questo gioco, potete migliorare il riconoscimento del grafema e la capacità di utilizzare il sistema alfabetico. Potete chiedere alla persona di dire la lettera che scorre sullo schermo per far lavorare l’associazione grafema-fonema.

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Per riuscire ad aiutare una persona che soffre di afasia, è necessario optare per diverse soluzioni. Oltre a questo occorrerà essere molto pazienti giorno dopo giorno. In effetti, dovrete mostrarvi presenti e prendervi tutto il tempo necessario per vedere dei miglioramenti senza forzare la persona.

Tutto ciò può durare alcuni mesi o anni a seconda delle difficoltà incontrate. È quindi necessario armarsi di pazienza per riuscire ad aiutare il paziente. Dovete essere consapevoli che la parola non tornerà al 100%. Si osserva infatti circa l’80% di recupero al massimo.

Soluzioni per affrontare l’afasia post ictus

 

Quando una persona è affetta da afasia dopo un ictus, è importante mettere in atto delle soluzioni appropriate per favorirne il miglioramento. In caso di danno lieve, sarà possibile recuperare senza bisogno di un trattamento impegnativo. A questo scopo, sarà sufficiente predisporre delle sessioni di logopedia, che dovrebbero essere iniziate il prima possibile. É possibile effettuare un programma di circa 3 sessioni a settimana per garantire una certa regolarità.

Si possono variare le sessioni impostando attività ludiche e motivanti che permetteranno di lavorare con piacere. Se gli esercizi vengono svolti in un’atmosfera positiva, i risultati saranno visibili rapidamente. Questo motiverà le persone a continuare. Un’altra soluzione è rappresentata dalla terapia di gruppo. I partecipanti si esercitano a parlare iniziando delle conversazioni ed esprimendosi a turno. Si ottengono così dei miglioramenti e si incontrano nuove persone al tempo stesso.

Se necessario, la terapia può essere svolta al computer, allo scopo di variare i metodi e offrire vari esercizi che propongono delle attività l’una di seguito all’altra. Qualunque sia il metodo scelto per ogni seduta, bisogna rispettare alcuni suggerimenti per far sì che la terapia proceda senza problemi.

Abbiate cura di parlare lentamente e con frasi semplici. Fate delle pause per lasciare che la persona si esprima, senza fare l’errore di correggerla man mano o di finire le sue frasi, per esempio. Se possibile, pensate a ridurre il rumore per evitare distrazioni!

 

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Come abbiamo visto in questo articolo l’afasia può manifestarsi in diverse forme e con sintomi vari. Inoltre l’afasia é sempre legata ad una malattia, come l’ictus o l’Alzheimer. L’afasia risulta quindi essere spesso in comorbidità con altre difficoltà cognitive.

Roberto é un’applicazione con più di 30 giochi per stimolare tutte le funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, strategia…). Questa applicazione permette di lavorare sull’afasia attraverso attività divertenti, mirate e adattate. Potete utilizzarla per migliorare il linguaggio, la comprensione e la lettura. Questa applicazione può essere usata come supporto alla terapia o anche solo come sostegno aggiuntivo a casa.

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